martedì 20 maggio 2014

SCHIZZI DI PETROLIO SULLE ELEZIONI


Subito dopo la formazione del governo Renzi avevamo manifestato i nostri forti dubbi sulla nomina dei due ministri Giampiero Galletti all'Ambiente e Federica Guidi allo Sviluppo economico, non per pregiudizio ma semplicemente basandoci sulla loro storia politica e personale (leggi qui ma che brutto ambiente! ).

I fatti e gli annunci di questi giorni in tema di trivellazioni e petrolizzazione indiscriminata purtroppo ci stanno dando ragione.

La pessima notizia che ci riguarda più da vicino è che il Ministero dell'Ambiente, guidato appunto dal suddetto Giampiero Galletti, ha riattivato le procedure di impatto ambientale per la perforazione di tre nuovi pozzi più uno nella concessione "Rospo Mare" al largo di Vasto, nelle vicinanze della Riserva naturale di Punta Aderci (vedi su "Primadanoi.it" QUI ).

La seconda notizia negativa viene dall'altro ministro Federica Guidi che in una recente intervista (leggi QUI ) ha manifestato esplicitamente le sue velleità estrattive.

Capite bene che il "combinato disposto" di queste due prese di posizione da parte dei ministeri chiave nell'ambito delle concessioni e autorizzazioni petrolifere ci dà un quadro fosco ed esplicito di quale sia l'orientamento governativo in proposito.

Se poi a completare il panorama leggiamo le dichiarazioni di uno dei padri nobili del centro-sinistra italiano, Romano Prodi, che spinge a testa bassa per la ripresa delle trivellazioni a terra e soprattutto in mare (leggi QUI ) allora dobbiamo allertarci ancora più di prima perchè vuol dire che è in atto un'operazione ben pianificata dal governo centrale per scavalcare il prevalente orientamento popolare ostile a questa deriva che non porta alcun beneficio nè economico nè tantopiù in salute per chi deve subirla. Tassello finale e decisivo di questo piano sarà la modifica del titolo V della Costituzione che centralizzerà tutte le decisioni in materia energetica esautorando le Regioni e quindi le comunità locali di base.

Ricordiamoci che anche la vicenda "Ombrina Mare" è tuttora aperta e irrisolta, nonostante le rassicurazioni che non ci hanno mai convinto (leggi QUI ), perchè la politica ufficiale, il Governo e tutte le forze che lo sostengono non adottano subito un provvedimento che risolva definitivamente e in senso positivo la questione, com'è pienamente nelle loro possibilità se solo ce ne fosse la  volontà.

Per tutto questo invitiamo tutte le elettrici e gli elettori abruzzesi di ricordarsi bene al momento del voto di quali candidati, forze, partiti e gruppi politici si sono battuti seriamente per impedire la nefasta deriva petrolchimica alla quale è stato destinato il nostro Abruzzo e quali invece o non si sono minimamente attivati oppure lo hanno fatto solo a parole senza mai raggiungere gli obiettivi concreti che erano nelle loro possibilità.

E allora gli schizzi di petrolio cominciamo a cancellarli dal seggio elettorale se non vogliamo che restino indelebili.
NUOVO SENSO CIVICO

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